PIllole di Etica e Modulo segnalazioni
La figura dell’IBCLC, Consulente Professionale Certificato in Allattamento Materno, ha ruolo di supporto/sostegno nella promozione e protezione dell’allattamento materno rispondendo ad un preciso Codice di Condotta Professionale e riconoscendo in esso i principi etici del suo operato.
AICPAM, come Associazione Italiana dei Consulenti Professionali in Allattamento Materno, fa propri i valori etici della figura della IBCLC e adempie e tutela quelle che sono le indicazioni internazionali del Codice Internazionale per la Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno e del Codice Etico dell’ IBCLC.
In questa pagina troverai delle “pillole di etica” che AICPAM ha scritto per riprendere i temi più importanti.
Se pensi di aver evidenziato un comportamento che viola il codice etico da parte di un consulente IBCLC ti preghiamo di segnalarcelo compilando questo modulo.
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Segnalazione AICPAM
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Le pillole di ETICA
PILLOLE DI ETICA/1
Il titolo di IBCLC si acquisisce in seguito ad un rigoroso percorso teorico-pratico volto all’acquisizione di precipue competenze riguardo fisiologia, patologia e gestione della lattazione umana. Solo dopo il superamento dell’ esame internazionale a cura del Board IBCLE, si acquisisce il diritto ad utilizzare l’acronimo IBCLC accanto al proprio nome nel rispetto del Codice Etico e del Codice di Comportamento Professionale del Board IBCLE.
Non esistono altre possibilità che consentano di utilizzare tale titolo. Risulta quindi contraria ai principi etici IBCLE la dicitura: “IBCLC in formazione” che alcuni/e professionisti/e usano per definire se stessi/e durante il percorso di sviluppo della proprie competenze.
PILLOLE DI ETICA/2
Un’ ostetrica, durante un incontro del corso di preparazione alla nascita, parla alle future mamme circa la corretta modalità di preparazione del latte in polvere.
Proprio nella stessa mattina, una tra le future mamme visualizza dei Reel di alcuni Social Networks in cui una IBCLC spiega come ricostituire la formula.
Ahi! Ahi! Ahi!
Rispettare e o non rispettare?
1)sia l’ostetrica che la IBCLC stanno infrangendo il Codice Etico di Commercializzazione dei sostituti del latte materno
2)lo sta facendo solo una delle due
3) Non c’è nessun comportamento scorretto
In realtà…
non è mai corretto parlare di latte artificiale indiscriminatamente a gruppi di persone (future mamme, puerpere, coppie di genitori, ect) a meno che non si stia facendo formazione specifica per operatori sanitari.
È come legittimare che qualsiasi alternativa all’allattamento al seno sia normale. Ricordiamolo: la nutrizione al seno è la norma biologica, tutto il resto è un suo surrogato.
Se occorre formare una mamma, un papà e più in generale una famiglia, circa la preparazione di una formula adattata, è necessario ed etico farlo a tu per tu, in separata sede, nella massima accoglienza delle richieste e dei dubbi che vengono sollevati.