QUANDO A CAMBIARE LE COSE CI PENSANO LE DONNE

blog , News - 20 Maggio 2017 @ 20 Maggio 2017 @ 21:19 | | 0

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In questi mesi gli esempi di cambiamento partito dal basso sono molteplici e hanno generato importanti risultati.  L’ultimo in ordine di tempo è stata la mobilitazione  di alcune mamme siciliane che ha determinato il ritorno di un’infermiera IBCLC alla sua mansione specifica di sostegno dell’allattamento, dopo il suo precedente trasferimento.  Scopri di più, vedi gli altri esempi e scarica tutti i documenti utili (sentenze, decreti..) a favore della donna che allatta

Quando i curricula lavorativi, l’esperienza sul campo, la formazione continua e la dedizione non sono sufficienti a cambiare le regole, allora ci pensano le donne!

COME UNA MAIL DI PROTESTA PUO’ GARANTIRE IL RICONOSCIMENTO DI UNA SPECIALIZZAZIONE (IBCLC)

Qualche mese fa, un’infermiera e collega IBCLC (Consulente Professionale in Allattamento Materno), in forze al Policlinico Giaccone di Palermo presso il Reparto di Terapia Intensiva Neonatale,  è stata trasferita in un altro reparto, ben lontano dal suo settore di specializzazione, generando il malcontento delle mamme dei piccoli ricoverati. La specializzazione dell’infermiera (IBCLC) è sicuramente un valore aggiunto in un reparto tanto delicato e le mamme non volevano perderlo.

IBCLC è un acronimo (International Board Certificated Lactation Consultant) tradotto in italiano con la dicitura Consulente Professionale in Allattamento Materno, che definisce un professionista specializzato nella gestione clinica dell’allattamento al seno e della lattazione umana. Ha una formazione specifica ed una notevole pratica clinica, nonché un aggiornamento continuo obbligatorio nel corso degli anni.

Di fronte a questa improvvisa perdita, le mamme non si sono però arrese e si sono attivate per il ritorno dell’infermiera. Grazie agli esposti di lamentela tramite e-mail alla Direzione Ospedaliera e alla stampa locale (Giornale di Sicilia), “linfermiera è stata ricollocata nel Dipartimento Materno Infantile, dove, insieme al resto del personale sanitario, potrà continuare il suo lavoro a sostegno delle donne e dell’allattamento materno”.

Quanto accaduto è un importante segnale di come i cambiamenti possano anche partire dal basso e di come la figura dell’IBCLC sia sempre più riconosciuta ed apprezzata per la sua specificità e competenza.

COME LE FAMIGLIE POSSONO ATTIVARE ED OTTENERE UN’ASSISTENZA SPECIFICA ANCHE IN OSPEDALE

Un’altra richiesta delle specifiche competenze dell’IBCLC, nata dal basso, è rappresentata dal Progetto Allat-ti-amo, iniziato nel 2015 dall’associazione di genitori AISMEL(Ass. It. Studio Malformazioni Esterne e Labiopalatoschisi) con l’obiettivo di offrire a domicilio informazioni e sostegno per l’alimentazione dei loro bimbi. Ciò che ne è scaturito in seguito, è stato ancora più significativo: diversi reparti di patologia neonatale e nidi, hanno permesso la presenza delle IBCLC per agevolare e mostrare l’estrazione e la somministrazione del latte materno ai loro piccoli; e alcune di esse sono ora presenti anche presso gli ambulatori dei due principali centri italiani di cura delle suddette malformazioni (S.Chiara di Pisa e Smile House di Milano).

Quando le donne si attivano sono quindi in grado di creare cultura, modificare routine e protocolli, generano nuove regole, imponendo il rispetto dei loro diritti. Ad esempio:

QUANDO L’INIZIATIVA DI UNA DONNA PUO’ SANCIRE IL DIRITTO AD ALLATTARE NEI LOCALI PUBBLICI

Il 13 maggio è stato conferito dall’Università Marconi International University il primo premio “Raffaella Sottile” ( mamma allontanata dai gestori di un esercizio pubblico in Liguria mentre allattava) alla stessa Raffaella, promotrice dell’importante iniziativa “Allattamento è… Ovunque lo desideri” per il grande impegno di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di ri-educazione culturale sulle esigenze delle mamme e dei loro figli.

Grazie alla sua mobilitazione (con una petizione di 35mila firma) viene emanata a Febbraio 2017, la Direttiva n. 1 del 2017 del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione in materia di comportamenti e atti delle pubbliche amministrazioni ostativi all’allattamento, nella quale “Si richiama l’attenzione delle pubbliche amministrazioni e dei singoli dipendenti nella propria attività di erogazione dei servizi alla collettività, sulla necessità di assumere azioni positive, comportamenti collaborativi o comunque di non adottare atti che ostacolino le esigenze di allattamento”.

QUANDO L’ESPOSTO DI UNA SOLA MAMMA DETERMINA IL DIRITTO AD ALLATTARE DURANTE I CONCORSI PUBBLICI

Ad aprile 2017 il Consiglio di Giustizia Amministrativa, con la sentenza n. 163/2017, relativa al ricorso presentato da una neomamma dichiara che “le neomamme che vogliono partecipare a concorsi pubblici e hanno l’esigenza di allattare possono richiedere una procedura personalizzata” creando quindi un precedente cui tutte possono fare riferimento.

COME LA PROPOSTA DI UNA MAMMA GARANTISCE IL DIRITTO A SOMMINISTRARE IL LATTE MATERNO NEGLI ASILI NIDO

Il 27 Aprile, è stata approvato il provvedimento di “Istituzione del servizio di conservazione e somministrazione del latte materno all’interno degli Asili nido Capitolini” presentato dalla consigliera Michela Di Biase (mamma che non ha potuto somministrare il suo latte presso l’asilo frequentato dal suo bambino), che ha esteso a Roma un diritto già presente in altre città italiane, come Milano.   Scarica il protocollo della Asl di Milan

FACCIAMOCI SENTIRE, MA FACCIAMOLO NEL MODO GIUSTO!

Dunque gli esempi sono tanti e i successi molteplici. E’ arrivato il momento che le donne inizino a farsi sentire sempre di più e sempre meglio. Non limitiamoci, quindi, a scrivere post di lamentela ai propri amici di Facebook, ma inviamo lettere formali di denuncia alle Direzione Sanitarie, richiesta di spiegazioni alle ASL, ai propri medici o pediatri di base, ai farmacisti, alle educatrice degli asili, alla stampa.

Facciamoci sentire, ma facciamolo anche in modo MIRATO e COORDINATO. Perché quando ci si muove con i canali giusti, istituzionali e formali, raccogliendo consensi e mobilitandosi insieme, il cambiamento può davvero avvenire.

NOI IBCLC DI AICPAM SIAMO CON VOI!